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Teresa Molinaro

Fotografa e Astrofotografa

Solstizio del 21 giugno: torna l'ESTATE tra pianeti mattutini e ritualità

16-06-2022 19:15

Teresa Molinaro

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Solstizio del 21 giugno: torna l'ESTATE tra pianeti mattutini e ritualità

Il Solstizio d'Estate: tra scienza e ritualità

Solstizio d’estate.
E’ la resa della primavera senza più condizioni,
è la vittoria del cielo azzurro.
Tutte le creature volano verso la luce,
spinte da un’interna felicità.
F. Caramagna

 

Il 21 giugno alle 11:14 (ora Italiana) si verifica il Solstizio d'Estate nell'emisfero boreale: è il momento esatto in cui il Sole raggiunge la declinazione più settentrionale nel suo "moto" annuale dal nostro punto di osservazione.

Se disegnassimo sulla volta celeste il percorso apparente Sole risulterebbe subito chiaro che dall’inverno all’estate astronomica la nostra stella raggiunge la massima altezza, fermandosi per un attimo per poi ricominciare a scendere.

Questa apparente sosta della nostra stella è dovuta al fatto che in corrispondenza dei solstizi la variazione della declinazione è molto lenta, a differenza degli equinozi in cui la variazione della declinazione è più significativa. 

Il termine solstizio deriva dal latino solstitium, che significa appunto sol (sole) e sistere (stare).

Il 21 giugno avremo dunque il giorno più lungo dell’anno, con un durata di 15 ore e 14 minuti e  a mezzogiorno il Sole si troverà allo zenit, nel punto più alto del cielo, lungo il Tropico del Cancro.

Dal 21 Giugno le giornate torneranno ad accorciarsi.

Da segnalare all'alba del 21 una sfilata nel cielo dei pianeti Mercurio, Venere, Urano, Marte, Giove, Nettuno e Saturno (che culmina a Sud): gli oggetti celesti saranno in fila ad Est pronti ad accogliere la nuova stagione; ma non è finita perchè proprio alle prime luci dell'alba uno speciale incontro celeste tra Venere e l'ammasso delle Pleiadi sarà il simbolo della bella stagione che arriverà.

 

 

 

 

 

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Area Archeologica di Solunto, un dettaglio. Foto di: Teresa Molinaro

 

Così come per gli equinozi, anche la data dei solstizi varia di qualche giorno di anno in anno: ciò è dovuto al modo in cui calcoliamo un anno terrestre in 365 giorni, che in realtà non corrisponde al tempo che il nostro pianeta impiega per compiere un moto esatto di rotazione intorno al Sole, il quale invece corrisponde a 365 giorni e 6 ore circa; ciò fa oscillare la data del solstizio tra il 20 e 21 giugno.

Per riallinearci a questo andamento ci viene in aiuto l’anno bisestile.

Il Solstizio d’Estate è un evento astronomico celebrato sin dall’antichità: le antiche civiltà dei Maya, degli Egizi, gli Inca veneravano il Sole come un vero e proprio Dio, dedicandogli riti e adorazioni; il giorno del solstizio rappresentava per gli antichi popoli, ma anche tutt’ora, una vera e propria rinascita dalle tenebre, grazie alla potenza della luce che rischiara ogni cosa.

In tutto il mondo vi sono luoghi di culto dove il Rito della Luce è celebrato in maniera particolare, basti semplicemente pensare a Stonehenge, luogo di ritrovo di migliaia di persone che ogni anno si recano nel sito archeologico per salutare il Sole.

 

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La Piramide 38° Parallelo, Fiumara d'Arte. Foto di Teresa Molinaro

 

Anche in Sicilia esistono luoghi di grande magia in cui celebrare il giorno del Solstizio: ne è un esempio la

Piramide 38° Parallelo, situata nel territorio di Motta D’Affermo (ME).

L’opera, realizzata nel 2010, è stata commissionata a Maurizio Staccioli da Antonio Presti, il presidente della fondazione “Fiumara d’Arte” che è un complesso artistico di cui la Piramide 38° parallelo fa parte.

La Piramide sorge nel punto esatto in cui le coordinate centrano il passaggio del 38esimo parallelo, da cui l’installazione prende appunto il nome.

L’opera è alta 30 metri ed è composta da un centinaio di lastre in acciaio corten, un materiale che a contatto con l’aria si ossida e assume un colore bruno intenso.

La struttura è accessibile ai visitatori tramite una sorta di tunnel esterno da percorrere sino ad essere avvolti dalla luce che, al tramonto del solstizio d’estate, penetra dall’esterno tramite una fessura orientata ad occidente.

Antonio Presti negli anni si è fatto portavoce e realizzatore di un progetto che punta a dare un senso all’esistenza umana tramite l’arte, intesa come mezzo per dare continuità alla vita, arrivando a dar vita a un percorso fatto di installazioni artistiche sul territorio che abbraccia diversi comuni, in modo da conservare la vera essenza della vita dandole un seguito oltre la morte, tramite l’arte contemporanea.​

In questo anno 2022 il Rito della Luce sarà volto a celebrare e diffondere un messaggio di Pace universale.

 

Articolo e foto di: Teresa Molinaro

https://www.teresamolinaro.it